Diabete e sport: la prova al campus di tennis
Mini corso sui campi a Sospirolo dedicato ai piccoli (dai 6 ai 13 anni) affetti da questa malattia

SOSPIROLO. Diabete e sport, un binomio possibile. È il messaggio lanciato durante il primo campus di tennis dedicato alla memoria del dottor Amedeo Vergerio, che ha segnato l’importante collaborazione tra l’associazione Giovani Diabetici Belluno-Feltre e la Sospirolese Tennis.
Un debutto decisamente di successo quello dello scorso weekend al centro sportivo: un mini corso dedicato ai giovani diabetici tra i 6 e i 13 anni della provincia di Belluno, seguiti con passione e competenza dai due insegnanti regionali di tennis Uisp Marvin Viel e Simone Bazzali. «La perfetta sincronia tra diabete e attività sportiva fa comprendere che “niente ci è vietato”. L’importante, come in tutti gli sport, è tenere ben monitorata la situazione prima, durante e dopo l’attività fisica», sottolinea Marvin Viel, che con il diabete ha imparato a convivere da diversi anni. «Passare due giornate con questi meravigliosi bambini è stata un’esperienza da ripetere», aggiunge emozionato. «Sono giovani, per la loro età e spensieratezza, ma al contempo adulti, per la responsabilità che dimostrano nel loro autocontrollo». «Un evento di questa rilevanza va ben oltre lo sport trattandosi soprattutto di un'occasione di crescita, condivisione e amicizia tra i partecipanti», aggiunge Simone Bazzali. «Seppur giovani, i piccoli tennisti hanno dimostrato di saper gestire perfettamente la loro patologia, e vederli giocare è stata una vera emozione per noi insegnanti». Non sono mancati i momenti di puro divertimento grazie all'incursione della simpatica animatrice Vania (Marameo) e all’arrivo a sorpresa di Winnie, la mascotte Uisp che ha subito catturato l’attenzione di grandi e piccini.
Dopo le premiazioni, è stata consegnata una medaglia alla vedova del dottor Vergerio. Spiega Viel: «Il dottore è stato un grande sostegno nel periodo non semplice della mia adolescenza e di quella di molti amici. Braccia in alto e palline al vento sono state il nostro saluto per una grande persona che resterà per sempre nei nostri cuori». Affettuoso anche il ricordo dell’Agd: «Caro Doc, hai insegnato a noi genitori e ai nostri ragazzi che le cose si affrontano con sorriso, determinazione e coraggio, perché il diabete non ti cambi la vita».
Federico Brancaleone